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Riolo Terme, città d'acque e di storia

Imola-Faenza

Riolo Terme, rinomata località di villeggiatura apprezzata per le virtù terapeutiche delle sue acque, è situata su un piccolo e lussureggiante altopiano che il fiume Senio aggira nella sua corsa verso la Pianura Padana.

La parte vecchia del paese nasce nel Trecento come borgo, raccolto entro una cerchia di robuste mura, intorno alla possente Rocca, mentre la parte più recente si estende vicino al maestoso Parco delle Terme, in perfetto stile “fin de siècle”. Il nome “Riolo” deriva da “Rio Doccia”, un modestissimo corso d’acqua, a carattere pluviale, situato presso la Rocca. Per oltre due secoli, viste le caratteristiche del torrentello, il paese fu chiamato “Riolo Secco”.

Nel 1914, per il valore terapeutico delle acque che sgorgavano nei dintorni, fu adottato il nome di Riolo dei Bagni. Quando infine nel 1957 il locale stabilimento si impose all’attenzione nazionale, il nome del paese fu convertito nell’attuale.

TERME DI RIOLO BAGNI

Le Terme di Riolo, incastonate in un meraviglioso parco secolare, furono edificate nel 1870.
Eccellenze del Centro, certificato dal Ministero della Salute “Stabilimento Termale 1° Livello Superiore”, sono le preziose risorse naturali: le acque medicali Vittoria, Breta, Margherita e Salsoiodica e il  finissimo fango sorgivo dei vulcanetti di Bergullo, unico fango sorgivo in Regione.
Lo stabilimento esplica il suo operato attraverso centri altamente specializzati nella cura e nella prevenzione di varie patologie quali: Centro di Otorinolaringoiatria con Reparto Infanzia, Centro di Metodologie Naturali, Centro di Riabilitazione Motoria per il recupero motorio, cardiovascolare e respiratorio, Centro Medico Estetico e Centro Benessere.
Quest’ultimo comprende spazi wellness quali Thermarium con sauna finlandese, bagno turco, docce emozionali, temporale d’acqua, Zona Relax con tisane e misuratore del benessere; Piscina Termale con acqua salsobromoiodica a 34°C e getti idromassaggio; Percorso Vascolare con 2 vasche provviste di acqua a diversa temperatura; Fitness Room con apparecchiature Technogym e strumentazioni varie.
Considerata la grande offerta di cure termali proposte dallo stabilimento, le Terme di Riolo promettono quindi di essere un autentico toccasana per ritrovare un pieno stato di benessere psicofisico!

ROCCA SFORZESCA EMUSEO DEL PAESAGGIO DELL’APPENNINO FAENTINO
Di fine XIV secolo, la Rocca di Riolo domina la parte più antica del borgo. Con le sue tre torri e il maschio quadrato, rappresenta un interessante esempio di fortificazione militare che ancora conserva una bombarda datata 1474. La visita si snoda su vari livelli e permette una vera e propria immersione nel Medioevo e nella storia. Dai sotterranei ai piani alti, passando attraverso stretti cunicoli, ci si cala nelle avventure dei cavalieri medievali indossando e impugnando gli strumenti utilizzati in battaglia, si scopre il funzionamento delle macchine da guerra e si ascoltano i racconti di Caterina Sforza. Nella sala del pozzo l’allestimento permanente I misteri di Caterina, dedicato alle gesta e agli amori di Caterina Sforza, trasporta il visitatore in una realtà interattiva, chiamandolo a interagire con la Leonessa delle Romagne in persona!
Nel Mastio si trova la sezione archeologica, che ospita reperti databili dall’età del ferro all’epoca romana. La sezione del Museo del paesaggio dell’Appennino Faentino offre un’ampia visione del paesaggio collinare circostante, con i calanchi e gli affioramenti di gesso, osservabili grazie ai binocoli. Essendo Centro di Documentazione del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, la Rocca è un importante centro di studi, scoperte e attività, un museo del territorio in evoluzione continua!
Le sale della Rocca inoltre, permettono di organizzare compleanni, feste private, momenti di lavoro… e anche matrimoni!

GROTTA DEL RE TIBERIO
E’ indubbiamente la grotta più nota e “celebrata” del Parco della Vena del Gesso Romagnola quella del Re Tiberio, soprattutto per la presenza di testimonianze archeologiche che attestano una frequentazione dell’uomo protratta per diversi millenni.
La grotta è raggiungibile per uno stretto ed in alcuni punti ripido sentiero panoramico, che si inerpica sul fianco della parete gessosa, ed è collegato alla viabilità interna del cantiere minerario.
Durante la salita, poco prima di giungere all’ingresso della grotta, si nota l’imbocco di una galleria di cava, tra le tante scavate negli anni ’60 e ’70. All’interno di Monte Tondo esiste infatti un reticolo di gallerie artificiali lungo oltre 20 chilometri.
Dall’atrio di accesso della grotta, suggestivo per la presenza di numerose nicchie artificiali, si scovano “sedili” e veri e propri abbeveratoi scavati nella roccia. Da qui lo spettatore avrà una vista unica sulla valle e sul sottostante Borgo Rivola.
La grotta, lunga complessivamente oltre quattro chilometri, è facilmente percorribile, con abiti normali, per un tratto di una sessantina di metri fino alla Sala Gotica.
Più oltre può essere visitata solo con attrezzatura speleologica (è comunque sempre necessario il permesso della ditta proprietaria della cava), in quanto i rami inferiori della grotta sono molto impegnativi per la presenza di pozzi e strettoie.
Data la sua importanza archeologica e naturalistica, è visitabile solo su prenotazione accompagnati dalle esperte Guide Speleologiche del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola.

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