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Vacanza e tradizione
Un percorso nella cultura popolare, alla scoperta delle antiche tradizioni attraverso gli eventi che coinvolgono la città. A maggio, nella Borgata Vecchia, va in scena il festival musicale della tradizione orale “La Borgata che Danza”. A luglio, con la rievocazione storica “Lo Sbarco dei Saraceni” le vie del porto vengono invase gioiosamente dai pirati. In occasione della Regata Storica, antiche imbarcazioni riprendono il mare.
La Borgata Vecchia
E’ un agglomerato di poche case disposte lungo l’antica Via Popilia all’altezza del guado sul fiume Uso. Costituisce il più antico nucleo urbano della città e di essa si ricorda una vecchia osteria che veniva usata come stazione di posta per fare riposare i cavalli ed il ristoro dei passeggeri. Vecchie fotografie ormai ingiallite testimoniano che la Borgata Vecchia di Bellaria è uno dei luoghi che ha meno subito il cambiamento nel corso degli anni e gli scorci formati dall’incrocio delle due strade e dagli angoli delle case, sono ancora perfettamente riconoscibili.
Nel mese di maggio alla Borgata Vecchia va in scena un festival dedicato alle antiche forme di musica popolare, alla tradizione orale ed alla gastronomia: i cortili delle case si aprono alla gente e mentre gruppi di suonatori improvvisano canti e balli, ogni famiglia propone agli avventori le proprie specialità culinarie.
La Cagnona
Il merito di avere trasformato una zona boschiva e paludosa, dove veniva praticata quasi esclusivamente la caccia, in una prima colonia di bagnanti di ceto aristocratico e borghese che qui poi costruirono i loro villini al mare, va probabilmente riconosciuto all’ Ingegner Giovanni Lugaresi (1844-1922) che su consiglio del professor Augusto Murri, dell’Università di Bologna, scelse questa zona di Bellaria quale luogo di cura per la polmonite del figlio Eraldo.
Il primo villino venne costruito nel 1885-1886, dallo stesso Ingegner Lugaresi e dopo alcuni anni ne seguirono a decine, molti dei quali perfettamente conservati ed ancora visibili ai giorni nostri. Con l’arrivo dei primi villini, la zona venne completamente bonificata e presto prese il via la lunga stagione delle vacanze in villa, destinata a mantenersi, quale tipologia predominante di turismo fino al secondo dopoguerra.
Attualmente la Cagnona, con tanti alberghi situati direttamente sul mare e rinomati ristoranti ed attività commerciali, rappresenta una delle zone turistiche più apprezzate della città.
Il Porto
Dall’isola pedonale del centro, procedendo verso la Torre Saracena e attraversando il nuovo ponte pedonale sul fiume Uso, si arriva facilmente al Portocanale. Numerosi ristoranti di pesce vi aspettano per assaggiare le specialità locali vicino al nuovo Mercato Ittico, in cui è possibile acquistare il pesce appena pescato e le cozze e vongole provenienti dai vivai situati al largo della nostra costa. Tutto a chilometro zero. Passeggiando lungo la banchina, tra moderni motopescherecci, barche da diporto ed alcuni piccoli yacht, lo sguardo verrà catturato da un’imbarcazione d’epoca perfettamente conservata, dallo scafo di colore nero, lunga circa una decina di metri, che ci ricorda della tradizione marinara prima ancora che turistica della nostra città. Si tratta della Teresina, uno degli ultimi e più belli esemplari di “bragozzo” arrivati fino ai giorni nostri. Tra i suoi tratti caratteristici i variopinti disegni sulla prua che rappresentano un angelo musicante e la vela al terzo che riprende le tradizionali colorazioni che ogni marinaio bellariese, in una sorta di vera e propria araldica del mare, dava alle vele della propria famiglia. Quando non è tranquillamente ormeggiata nel porto di Bellaria Igea Marina la Teresina può essere ammirata in numerose manifestazioni turistiche o culturali in Italia e all'estero ed è protagonista di tanti eventi in programma nella nostra città come la “Festa del Mare”, il “Raduno delle Barche Storiche”, lo “Sbarco dei Saraceni” o l’iniziativa “Un romanzo sotto l’ombrellone” con il bragozzo che attracca direttamente sulle spiagge affollate di turisti, per offrire ai villeggianti i libri dello scrittore Alfredo Panzini.