Dozza e il Muro Dipinto
Uno de “I Borghi più belli d’Italia”
Il centro storico di Dozza, con la caratteristica forma a fuso, è posto sul crinale di una collina che domina la valle del Sellustra e digrada dolcemente verso la via Emilia.
L’integrità dell’originale tessuto edilizio risalente al medioevo è rimasta salvaguardata, immune da interventi stridenti e la stretta simbiosi tra l’imponente rocca all’apice del paese e il sottostante insediamento residenziale, che segue il tracciato delle antiche mura, comunicano immediatamente l’armonia tra natura e intervento dell’uomo.
Si accede al borgo da una porta ad arco del 1614, aperta nel Rivellino, opera di difesa tre-quattrocentesca a pianta rotonda e ora parzialmente interrata, insieme all’intero ponte levatoio.
Ancora oggi il borgo è percorso da due strade parallele che dalla porta d’ingresso terminano nello spiazzo della Rocca.
Il “Muro dipinto”
Il centro del borgo è un vero e proprio museo a cielo aperto.
Sono oltre 90 le opere realizzate da grandi artisti ad impreziosire le facciate e i muri delle case.
Dal 1960 viene organizzata la Biennale del “Muro Dipinto”, un evento che anima il borgo nel mese di settembre.
Queste opere rendono Dozza un paese unico nel suo genere.
Rocca di Dozza
La Rocca di Dozza è un complesso monumentale di origine medievale trasformato da Caterina Sforza in castello fortificato e adibito, in epoca rinascimentale, a residenza nobiliare.
Al piano terra si trovano il cortile, le prigioni e la cucina storica arredata con gli antichi utensili.
Il primo piano comprende gli appartamenti nobili, arredati con mobilio e dipinti.
Importante la ritrattistica della quadreria storica della Rocca che permette un percorso fruibile attraverso piccoli pannelli descrittivi.
Per arrivare al secondo piano, in cui gli spazi sono solitamente riservati alle mostre temporanee, si passa attraverso la loggia affrescata e recentemente restaurata.
Il percorso continua sulle torri da cui si può ammirare il vasto panorama delle colline circostanti.
Nella torre inoltre riposa Fyrstan il drago di Dozza, visibile tutto l’anno attraverso un sicuro cancello.
Nei sotterranei della Rocca è presente l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna.
Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna
La più grande e qualificata vetrina dei vini della nostra Regione
L’Enoteca Regionale Emilia Romagna è ospitata all'interno della Rocca Sforzesca di Dozza, nelle splendide cantine perfettamente ristrutturate
Sono in degustazione e in vendita i vini DOC e DOCG della Regione. Rappresentati circa 200 associati, con oltre 600 etichette selezionate da una qualificata commissione di esperti.
L’Enoteca Regionale Emilia Romagna è sorta nel 1970. L’iniziativa nacque dal Comune di Dozza, dalla Pro Loco e da alcuni produttori locali, con il concorso degli Enti pubblici della Provincia di Bologna interessati al settore vitivinicolo.
Nel 1978, la Regione, con apposita legge, definiva l’Enoteca lo strumento più idoneo per promuovere il vino regionale sia in Italia che all'estero.
Inaugurata nel maggio del 1990 la nuova sede si sviluppa su circa 1000 metri quadrati. Occupa completamente gli antichi sotterranei e parte del piano terra della Rocca.
Qui sono ubicati gli uffici e le sale di rappresentanza. Le cantine della Rocca ospitano invece la sala mostra, con possibilità di degustazioni ed acquisto. È poi stata ricavata un’area “a cave”, con una saletta dedicata ai vini bianchi ed una per i vini rossi ed è possibile effettuare degustazioni.
Una postazione cannoniera della Rocca, sempre collegata alla sala mostra è stata adibita alla conservazione dei vini da invecchiamento. La “conserva” della Rocca è stata trasformata in cella climatizzata dove si tengono i vini da sottoporre agli esami chimico organolettici.
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