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Il toponimo Goro deriva da Gaurus, un vecchio ramo del Po di derivazione del Volano. Il nome stesso, perciò, sottolinea in partenza il legame tra il paesino sviluppatosi nel corso del XVIII secolo a ridosso dell'argine destro del Po, e l'elemento acqua. Il fiume Po e il mare Adriatico si rivelano fonti preziose per il popolo gorese; il fiume regala panorami incantevoli di natura incontaminata e il mare offre agli abitanti del paese la possibilità di praticare una propizia attività commerciale quale la pesca. Molti sono i turisti che ogni anno scelgono Goro e la vicina Gorino come punto di partenza per godersi un'escursione in barca, curiosi di scoprire le bellezze nascoste del Delta e accompagnati da equipaggi competenti e altamente preparati sulla storia e le tradizioni del territorio.
SACCA DI GORO
La Sacca di Goro è un'ampia insenatura a forma di mezzaluna e con la sua superficie di 2.000 ettari rappresenta una delle maggiori lagune salmastre dell'Alto Adriatico.
Parte preziosa del territorio del Parco del Delta del Po, la Sacca è un'area conosciuta per la produzione di molluschi, in particolar modo le vongole, che in questi fondali sabbiosi trovano un habitat ideale per il loro sviluppo.
Nella Sacca, dimorano anche numerose specie di avifauna acquatica, mentre per quanto concerne la fauna ittica, oltre ai mitili da allevamento, vi sono ostriche, cefali, anguille, orate e branzini.
A circa mezzo miglio dal porto di Goro, si erge un'edicola votiva dedicata a Sant'Antonio, protettore dei naviganti e dei pescatori; ogni anno, nel mese di giugno ,l'effigie viene portata in processione fino al centro della Sacca, appuntamento che aduna una gran quantità di turisti.
SCANNONE DI GORO
Meglio conosciuto nel mondo del turismo come “Isola dell'Amore”, lo Scannone è un recentissimo lembo di terra emerso a conseguenza dell'avanzamento del fiume Po. La bassa vegetazione che lo ricopre è composta essenzialmente da giunchi palustri, canneti, salicornie e tamerici, ed è rifugio per le numerose specie di volatili che frequentano l'isola, soggetti perfetti per le foto scattate dagli appassionati del birdwatching.
LANTERNA VECCHIA
La Lanterna Vecchia, è l'antico faro che un tempo illuminava la via dei marinai.
Fu costruita nel 1864, in prossimità della foce, ma i progressivi depositi fluviali allontanarono progressivamente il faro dal mare, rendendolo inutilizzabile. Oggi la Lanterna è stata recuperata e adibita ad osservatorio naturalistico sulla Sacca di Goro; è possibile raggiungerla via mare partendo dal porto di Gorino.
IL FARO
Il Faro di Goro fu costruito nel 1950 per sostituire l'ottocentesca Lanterna Vecchia, distante ormai alcuni chilometri dalla foce e quindi inutilizzabile.
Di base cilindrica e alto circa 22 metri, è sormontato da una lanterna che ha un fascio luminoso di 10 miglia; attigua al faro si trova la “casa del guardiano”.
Come la Lanterna Vecchia, il faro è raggiungibile via mare e con la sua bellezza rappresenta una delle attrattive principali della zona.