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Biblioteca Malatestiana
Prima biblioteca comunale d’Italia e l’unica al mondo, di tipo umanistico-conventuale, a essersi conservata perfettamente in ogni sua parte. Unica e affascinante, dove dal 1452 nulla è cambiato, è stata inserita dall’Unesco nel registro della Memoria del Mondo. Costruita per volontà del Signore di Cesena Malatesta Novello su progetto di Matteo Nuti (1447-1452), colpisce il visitatore fin dallo splendido portale in noce che conduce all’interno basilicale a tre navate. Le undici campate accolgono i 58 plutei deputati alla conservazione dei 340 codici di gran pregio, ornati da finissime miniature.
Rocca Malatestiana
Cesena deve alla signoria dei Malatesta anche la sua Rocca, una delle più imponenti della Romagna che tutta si può vedere dai suoi spalti, con la ‘corte’ e due torrioni centrali: il ‘maschio’ e la ‘femmina’. Allestito in quest’ultimo, il Museo di Storia dell’Agricoltura offre ai visitatori uno spaccato sul mondo rurale romagnolo nel corso dei tempi. Di sicuro fascino sono i misteriosi camminamenti interni alle mura.
Passeggiata lungo le antiche Mura malatestiane del centro storico, dalla singolare forma di scorpione
Fu l'ultimo signore di Cesena, Novello Malatesta, a dare alla città il volto che conserva ancora oggi. Le modifiche e gli ampliamenti apportati ai quartieri "Chiesa Nuova" e "Strada Fuori" portarono la cinta muraria, circondata dal fossato (oggi non più), ad assumere la caratteristica forma a scorpione che la contraddistingue. Oggi la compagine muraria risulta ancora per la maggior parte intatta e ben individuabile nel tessuto urbanistico, anche se l'altezza della cortina è in certi parti alquanto inferiore all'originale. Quattro infine le porte superstiti tra quelle menzionate: Porta Santi, Porta Fiume, una delle due Portacce e Porta Montanara.
Basilica di Santa Maria del Monte , da raggiungere a piedi da centro attraverso la storica via delle Scalette
Alta sul Colle Spaziano, sorge la millenaria Abbazia di Santa Maria del Monte, celebre soprattutto per la collezione di ex-voto (tavole votive per grazia ricevuta risalenti anche a oltre cinque secoli fa) tra le più ricche d’Europa, per l’imponente cupola dipinta da Giuseppe Milani e per il Laboratorio del restauro del libro antico ancora oggi in funzione.